Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Riccardo Muti direttore
Georges Bizet
Roma, Sinfonia in do maggiore
Anatolij Konstantinovič Ljadov
Il lago incantato, Poema sinfonico op. 62
Franz Liszt
Les Préludes, Poema sinfonico n. 3 da Alphonse de Lamartine S 97
«Ho in mente una sinfonia che vorrei intitolare Roma […]. È studiata alla perfezione: Venezia sarà l’Andante, Roma il primo movimento, Firenze lo Scherzo e Napoli il Finale. È un’idea nuova, direi». Nel 1860 di ritorno da un triennio a Villa Medici, Bizet è ancora inebriato dell’arte e dei paesaggi italiani, di quella bellezza che idealmente innerva la sua singolare partitura. Con lo stesso slancio narrativo che Liszt già aveva sperimentato nei suoi poemi sinfonici – nel più celebre,Les préludes, “giustifica” la continua metamorfosi tematica con le “meditazioni” di Lamartine. E che permeerà anche l’evocativa “scena da favola” che il russo Ljadov – allievo di Rimskij-Korsakov e a sua volta maestro di Prokof’ev – compone nel 1908. Affreschi musicali di cui Muti delinea ogni sfumatura e spessore, nell’instancabile ricerca della perfezione.