L’Amfiparnaso di Orazio Vecchi

Teatro Rasi | 07 giugno 2024 | ore 21:00

L’Amfiparnaso di Orazio Vecchi
Comedia harmonica per coro a 5 voci miste e attori (revisione di Sergio Balestracci)

La Stagione Armonica
direttore Sergio Balestracci
regia Alessandro Bressanello

Alessia Donadio, Alessandro Bressanello attori
Carlo Rossi cembalo
Silvia De Rosso viola da gamba
Sergio Balestracci flauto

Riuscire a virare l’espressività del madrigale polifonico verso il comico, caricandolo di una teatralità popolare inedita nella pratica del canto a libro rinascimentale non è impresa da tutti. Tra i pochi che hanno saputo farlo è Orazio Vecchi, maestro di cappella nel duomo di Modena tra Cinque e Seicento. I suoi modelli letterari, infatti, non furono i poeti in voga all’epoca (Tasso, Guarini, Petrarca), bensì poeti dialettali come Giulio Cesare Croce, autore delle avventure di Bertoldo. Nella “comedia harmonica” L’Amfiparnaso, intervengono così il vecchio Pantalone, avaro e balbuziente, il suo servo Predolino, la classica coppia di innamorati e il pedante Graziano: in un teatro che si nutre di continue allusioni, mentre la musica asseconda la libera commistione di suono, canto, recitazione, danza e mimo. Non a caso, vera specialità dei Comici dell’arte.

Programma di sala

Incontro con Pupi Avati

su musica, film e vita

Milano Marittima, Rotonda Primo Maggio | 06 giugno 2024 | ore 21:30

Il Trebbo in musica 2.4
Incontro con Pupi Avati su musica, film e vita

Quartetto Jazz
Teo Ciavarella pianoforte
Checco Coniglio trombone
Alfredo Ferrario clarinetto
Francesco Angiuli contrabbasso

prima assoluta

con il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia

Quello di Pupi Avati è un cinema che si è nutrito di luoghi familiari, umori novecenteschi, sentimenti veri e mai urlati, timidezze castranti e orrori inattesi, in perfetto equilibrio tra rassicurazioni e imprevisti; un cinema che alla musica ha sempre riservato un ruolo importante. Anche perché fu il jazz la prima musa del maestro bolognese, la cui filmografia annovera titoli come Jazz Band, Dancing Paradise e Bix, probatori di una passione che lo portò a incrociare la strada di un talento straordinario come quello di Lucio Dalla. Del resto, la carriera di Pupi Avati è fatta anche di collaborazioni di lungo corso proprio con musicisti e compositori come Henghel Gualdi, Amedeo Tommasi e Riz Ortolani, a loro volta protagonisti di stagioni cruciali della musica italiana.

Magazine Il Trebbo 2.4

Laura Morante
in Prime donne

Le figure femminili nell’opera di Giacomo Puccini

Milano Marittima, Arena dello Stadio dei Pini | 13 giugno 2024 | ore 21:30

Il Trebbo in musica 2.4
Omaggio a Giacomo Puccini per i cento anni dalla morte (1924–2024)
Laura Morante
in Prime donne

Le figure femminili nell’opera di Giacomo Puccini

testo a cura di Laura Morante
musiche di Giacomo Puccini
ideazione a cura di Elena Marazzita

Laura Morante voce recitante
Francesca De Blasi soprano
Davide Alogna violino
Antonello d’Onofrio pianoforte

AidaStudio Produzioni

con il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia

Donne sensibili e sensuali, forti e vitali, spesso inesorabilmente votate al sacrificio di sé. Dal catalogo operistico di Giacomo Puccini emerge una sorta di caleidoscopio femminile: in ogni titolo la personalità di una diversa protagonista si dipana attraverso il destino cui maestro e librettisti l’affidano. Storie straordinarie che rivivono nella narrazione di un’attrice di talento come Laura Morante: Tosca, affascinante, altera e gelosa, capace di punire con un gesto estremo chi vorrebbe violare la sua dignità; Turandot, misteriosa e prigioniera di sé stessa, si nega alle gioie dell’amore; Manon, dilaniata tra opposti sentimenti, dalla gioia più contagiosa alla più oscura vulnerabilità; e ancora la fragile Butterfly, vittima di un sogno irrealizzabile. A esaltarne il carattere, ovviamente, la musica di Puccini.

Magazine Il Trebbo 2.4

La Creazione

Die Schöpfung

Basilica di Sant’Apollinare in Classe | 24 maggio 2024 | ore 21:30

Franz Joseph Haydn
La Creazione
Die Schöpfung

Oratorio per soli, coro e orchestra Hob:XXI:2

direttore Ottavio Dantone

Charlotte Bowden soprano
Martin Vanberg tenore
Andre Morsch basso

Accademia Bizantina

Philharmonia Chor Wien
direttore Walter Zeh

Quando Haydn, libero dall’obbligo di residenza presso la famiglia Esterházy, seppur non più giovane accetta l’invito dell’impresario Salomon a Londra, “scopre” il successo lì riscosso dagli oratori di Händel. Di ritorno a Vienna, porta con sé un libretto ispirato alla Genesi e a Paradise lost di Milton, che, tradotto in tedesco da Gottfried van Swieten, diviene la base del suo oratorio più celebre. L’idea della creazione del mondo si sviluppa nel processo di elaborazione formale, sin dalla celebre Ouverture, La rappresentazione del caos, ma quando l’arcangelo Raffaele inizia a narrare la Genesi, il coro annuncia la luce e un improvviso accordo di do maggiore libera il processo creativo annunciando la vita. Quale miglior sodalizio – Accademia Bizantina con il Coro viennese – per restituirne la raffinata ricchezza?

Programma di sala

Il trionfo della Divina Giustizia

ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo

Basilica di San Giovanni Evangelista | 18 maggio 2024 | ore 19:00

Nicola Antonio Porpora
Il trionfo della Divina Giustizia
ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo

Oratorio in due parti (Napoli 1716)
Ut Orpheus Edizioni

direttore Nicola Valentini

Maria, sempre Vergine Candida Guida
Giustizia Divina Erica Alberini
Giovanni, Apostolo Angelo Testori
Maddalena Chiara Nicastro

Ensemble Dolce Concento
Lucrezia Nappini, Stefano Gullo violini
Alice Bisanti viola
Paolo Ballanti violoncello
Sebastiano Barbieri contrabbasso
Filippo Pantieri clavicembalo
Simone Amelli tromba

drammaturgia Angelo Nicastro
costumi Manuela Monti

Di lì a qualche anno sarebbe diventato uno dei più grandi operisti del Settecento: concorrente di Händel a Londra e maestro dei grandi castrati Farinelli e Caffarelli, come pure di Haydn a Vienna, prima di morire in povertà nella sua Napoli. E proprio per la città partenopea il giovanissimo Porpora compose questo oratorio dedicandolo alla Passione di Gesù Cristo: già vi si riconoscono la padronanza della tecnica contrappuntistica e la sensibilità per il virtuosismo vocale dell’incipiente maturità. La Madonna, Giovanni e la Maddalena assistono al Calvario di Cristo insieme a Divina Giustizia: non basta la fiducia granitica di quest’ultima a lenire le sofferenze della Vergine che a malapena riesce a non abbandonarsi alla disperazione, rivelando quel misto di umanità e teatralità che ci si aspetta da ogni grande compianto.

Programma di sala
I testi
Biografie

Sandro Lombardi
legge Testori

Chiostro del Museo Nazionale | 12 luglio 2023 | ore 19:30

Nel centenario della nascita di Giovanni Testori (1923-1993)
Sandro Lombardi legge Testori

Mater Strangosciàs, ore 19.30

Gli angeli dello sterminio, ore 21.30
con la partecipazione di Francesca Ciocchetti

È agitata da una «strana dolcezza», per dirla con Walter Siti, la fiumana di parole esangui, dialettali, straziate, sibilanti e necessarie che l’ultimo Testori sembra aver voluto consegnare non soltanto alla posterità, ma proprio a Sandro Lombardi, che alla penna densa e sfaccettata del genio milanese deve le affermazioni forse più perentorie della sua lunga carriera. Attore di rara intensità, Lombardi non edulcora le asperità letterarie ed è solito scavare nei pertugi emotivi, là dove quasi tutti temono di addentrarsi. A vent’anni dall’ultima volta, ritorna a Testori, il testimone della fine, cantore dell’apocalisse milanese e devoto alla Madonna “strangosciata”, per intonare un «inno d’amore sfrenato alla vita» rivolto alle anime che hanno conosciuto il tormento.

Sandro Lombardi da DoppioZero
Programma di sala

Stabant Matres

Parabola spirituale per cinque voci soliste, tre attrici, coro misto e ensemble strumentale

Basilica di San Vitale | Dal 16 luglio al 31 dicembre

Stabant Matres
parabola spirituale per cinque voci soliste, tre attrici, coro misto e ensemble strumentale

musica di Paolo Marzocchi
testo di Guido Barbieri

Maria Valentina Coladonato soprano
Tamar Manuela Rasori soprano*
Rahab Simona Mastropasqua mezzosoprano*
Betsabea Clara La Licata soprano*
Rut Benedetta Gaggioli soprano*

Attrici della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”

direttore Paolo Marzocchi

Coro Ecce Novum
maestro del coro Silvia Biasini
LaCorelli Ensemble

*voci femminili dal Master in canto “Musica Vocale e Teatro Musicale del ’900 e contemporaneo” del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna
commissione Ravenna Festival
prima assoluta

Lungo la genealogia di Gesù, con cui si apre il Vangelo di Matteo, nella linea che lo riconduce a Davide, ci sono quattro donne: Tamar, sposa di Giuda; Rahab, moglie di Salmon, che genera Booz; Rut, sposa di Booz e madre di Obed, padre di Iesse che infine genera re Davide; e Betsabea che con questi genera Salomone. Alle antenate che mai hanno visto il Salvatore si aggiunge poi Maria. Con una produzione del tutto originale e nell’intreccio di canto, recitazione e musica, si evocano queste antiche madri, che non appartengono al popolo di Israele e, tranne Betsabea, arrivano dagli strati più umili della società – assumendo talvolta pure i panni di prostitute. Gli esegeti biblici non hanno dubbi: Cristo è figlio del “popolo eletto”, ma per discendenza matrilineare rappresenta tutta l’umanità, senza distinzione di censo, di appartenenza e di identità.

Omaggio ad
Angelo Mariani

direttore Donato Renzetti

Teatro Alighieri | Disponibile fino al 31 dicembre

A 150 anni dalla morte di Angelo Mariani (Ravenna 11 ottobre 1821- Genova 13 giugno 1873)

Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala
Solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala
Donato Renzetti direttore

Giuseppe Verdi
da Aroldo Ouverture
da Giovanna D’Arco “O fatidica foresta”
soprano Greta Doveri
da Attila Preludio “Mentre gonfiarsi l’anima“
basso Livio Li Huanhong
da La traviata “È strano!… Sempre libera”
soprano Zhou Fan
da Don Carlos Preludio, ballabili dall’atto III

Gaetano Donizetti
da Lucia di Lammermoor “Tombe degli avi miei”
tenore Andrea Tanzillo

Charles Gounod
da Faust “Alerte, alerte, ou vous êtes perdus!”
soprano Zhou Fan, tenore Andrea Tanzillo, basso Livio Li Huanhong

Richard Wagner
da Lohengrin Preludio dall’atto I
da Tannhäuser Ouverture

in collaborazione con Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna

Verdi e Wagner. Non potevano che essere loro, i due indiscussi giganti del teatro musicale ottocentesco, i poli entro cui muovere il concerto dedicato al centocinquantenario di Angelo Mariani. Se l’uno gli è legato da un rapporto di lunga amicizia e collaborazione – seppure guastato infine da incomprensioni e probabilmente da gelosie “galanti”; l’altro gli deve le prime esecuzioni in terra italiana, segnatamente con Lohengrine con Tannhäuser che il Mariani dirige a Bologna, accentuando così i dissapori col grande bussetano. Che forse al carismatico musicista ravennate rimprovera anche la libertà che si prende con le partiture altrui. Del resto, è a Mariani che si deve il moderno ruolo del direttore d’orchestra, dalla concertazione alla direzione vera e propria: per avere «unità nella esecuzione, nel concetto e nella interpretazione».

Programma di sala

Terre incognite
Concerto per Roberto

Teatro Alighieri | 20 novembre 2022 | ore 18:00

Terre incognite
Concerto per Roberto

Ouverture (Portici del Teatro)
Martin Mayes Alpenhorn/corno delle Alpi

Roberto Ottaviano sax soprano e Alexander Hawkins pianoforte
Charlie’s Blue Skylight

Patrizio e Stefano Fariselli pianoforte e sax suonano la musica degli Area

Giancarlo Schiaffini basso tuba

Paolo Damiani contrabbasso e Massimo Giuseppe Bianchi pianoforte

Luigi Ceccarelli live electronics estratti da Bianco Nero Pianoforte

Blend 3: Andrea Grossi contrabbasso, Manuel Caliumi sax contralto, Michele Bonifati chitarra elettrica
feat. Beatrice Arrigoni voce

Fabio Mina flauto e live electronics

Giovanni Sollima violoncello

Ars Ludi: Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, Alessio Cavaliere percussioni
Steve Reich: Drumming (Part 1)
Francesco Filidei: I funerali dell’anarchico Serantini (versione per 3 esecutori)

Famodou Don Moye drums e percussioni, Simon Sieger pianoforte e trombone e Christophe Leloil tromba
con la partecipazione di Silvia Bolognesi contrabbasso

Alvin Curran live electronics

Carte da musica (estratti): Luigi Esposito pianoforte e Monica Benvenuti voce 
musica di Luigi Esposito, testi di Roberto Masotti
Prima esecuzione assoluta

TAI No-Orchestra
Massimo Falascone saxRoberto Del Piano basso elettricoFilippo Monico drums

con la partecipazione di
Silvia Bolognesi contrabbasso, Martin Mayes corno e Gianluca Lo Presti live visual
immagini di Roberto Masotti

Per bussola, nell’esplorare le terre incognite della musica – là dove la musica accadeva o stava per accadere – aveva scelto la macchina fotografica; strumento fra gli strumenti, per mescolarsi ai nomadi del suono lungo un itinerario che era un continuo attraversamento di frontiere. E allora Terre incognite. Concerto per Roberto è un invito al viaggio: il Teatro Alighieri di Ravenna accoglie tanti di quei musicisti che Roberto Masotti, scomparso lo scorso maggio, ha incontrato, conosciuto, ascoltato, fotografato.

Oltre 30 artisti si alterneranno in scena nella città natale di Roberto, straordinario “fotografo della musica” e testimone di una meravigliosa stagione di creatività: sei ore di concerto, dal jazz d’avanguardia, soprattutto europeo ma anche d’oltreoceano, al sound ECM, etichetta discografica alla quale è stato legato da una collaborazione ultradecennale, alle tante altre musiche di oggi, incluse il minimalismo e la sperimentazione elettronica, passando per le contaminazioni fra suoni e l’evocazione dei paesaggi naturali al centro di tante sue fotografie. Né mancheranno testimonianze della sua attività nella videoarte e nella scrittura, anche poetica, quest’ultima poco nota al pubblico.

Programma di sala

Canto per un poeta innamorato.
Dedicato a Micha

Teatro Alighieri | Disponibile fino al 31 dicembre 2022

Omaggio a Micha van Hoecke

Canto per un poeta innamorato. Dedicato a Micha

Miki Matsuse van Hoecke ideazione e regia
coreografie di Micha van Hoecke riprese da Miki Matsuse

con la partecipazione di Luciana Savignano e Manuel Paruccini
interpreti Rimi Cerloj, Viola Cecchini, Yoko Wakabayashi, Chiara Nicastro, Giorgia Massaro, Francesca De Lorenzi, Martina Cicognani, Marta Capaccioli, Gloria Dorliguzzo, Miki Matsuse.

in collaborazione con Armunia e Comune di Rosignano Marittimo

Canto per un poeta innamorato, segmento del progetto Tre baci per Micha, porta a Ravenna l’omaggio a van Hoecke, artista internazionale e poliglotta della scena, scomparso il 7 agosto scorso. Il coreografo russo-belga infatti – che molto ha amato, ricambiato, l’Italia, tanto da farne un’ulteriore patria e Ravenna una seconda casa – era solito salutare scambiando tre baci sulle guance. Si dice che esprima il desiderio di essere ricordati e così sarà in questo affresco di visioni, creato dall’amore di Miki Matsuse, moglie e compagna d’arte, con il sostegno dei tanti che con lui hanno lavorato e nei luoghi legati alla sua arte. Frammenti da creazioni famose, come La dernière danse o Le Voyage, si mescoleranno ad azioni performative in sintonia con il suo stile eclettico, orlato di malinconica poesia.

Programma di sala