Uri Caine
The Passion of Octavius Catto

Lugo, Pavaglione | On demand dal 1 ottobre

Uri Caine
The Passion of Octavius Catto

Uri Caine composizione e pianoforte
Barbara Walker voce
Mike Boone basso elettrico
Clarence Penn batteria
Ralph Alessi tromba
Achille Succi sassofoni

organizzazione Rosalba Di Raimondo Artist Management in collaborazione con Live Arts srl
in collaborazione con
Lugocontemporanea

prima italiana

Una storia di ieri per combattere il razzismo di oggi: Uri Caine, musicista e compositore sensibile a problematiche sociali, assurto a simbolo dell’incontro tra musicalità diverse, tra il jazz e la musica classica, è l’autore di un pezzo, dall’inequivocabile messaggio, dedicato a Octavius Catto, afroamericano nato nel 1839 in South Carolina e poi cresciuto a Filadelfia – città dove è nato lo stesso Caine –, diventato quindi attivista per i diritti civili e per questo motivo assassinato nel 1871. Per trasporre in musica la sua vicenda, Uri Caine si è rifatto alla tradizione afroamericana, al gospel in particolare, al linguaggio classico-contemporaneo e al jazz, mostrando ancora una volta che nell’arte, come nella vita di tutti i giorni, le divisioni di qualsiasi tipo non devono e non possono esistere.

Il programma
I testi
Biografie

La notte dello Spiritual Jazz

Russi, Palazzo San Giacomo | On demand dal 1 ottobre

La notte dello Spiritual Jazz
Lakecia Benjamin / Hamid Drake

Lakecia Benjamin
Phoenix Reimagined
Lakecia Benjamin sax alto
Dorian Phelps batteria
Elias Bailey contrabbasso
John Chin pianoforte, tastiere

Hamid Drake
Turiya: Honoring Alice Coltrane
special guest James Brandon Lewis

James Brandon Lewis sax tenore
Ndoho Ange danza, spoken word
Jan Bang elettronica
Jamie Saft pianoforte, tastiere
Pasquale Mirra vibrafono
Brad Jones contrabbasso
Hamid Drake batteria, percussioni, voce

Un po’ passaggio di consegne, un po’ evocazione fragorosa e liberatoria. È il modo più giusto per ricordare Alice Coltrane, pianista e compositrice troppo a lungo rimasta all’ombra di un pur inarrivabile marito, che concretizzò le sue visioni in una musica talmente originale che ancora oggi è un riferimento indiscusso per lo “spiritual jazz”. Lakecia Benjamin incarna lo straripante stato di salute del jazz femminile di oggi e la sua capacità di governare un suono che prende fuoco in pochi istanti ne è riprova. Un ensemble stellare, con il veterano Hamid Drake, l’impetuoso virgulto del sassofono James Brandon Lewis, l’elettronico Jan Bang dei Supersilent e il geniale pianista Jamie Saft, onorerà il genio di Alice Coltrane con tutta l’urgenza di cui la sua musica estatica e travolgente ha bisogno per prendere il volo.

Programma di sala

Malika Ayane

Orchestra La Corelli

Lugo, Pavaglione | On demand dal 1 ottobre

Malika Ayane
Orchestra La Corelli

Daniele Parziani direttore
Carlo Gaudiello pianoforte

a cura di Pierfrancesco Pacoda
coproduzione Ravenna Festival, Mittelfest
prima assoluta

Tra soul music, jazz e grande tradizione della canzone d’autore, Malika Ayane mette la sua formazione classica (studi al Conservatorio di Milano ed esperienze alla Scala) al servizio del pop, utilizzando la sontuosità degli arrangiamenti appositamente realizzati per l’Orchestra La Corelli ad esaltare il profondo romanticismo della sua scrittura. Per Ravenna Festival, ha immaginato una rilettura del suo vasto repertorio, avvolgendolo in partiture che ne sottolineano le movenze morbide, in equilibrio tra citazioni del suono afroamericano e l’amore per la melodia e la ballata. Canzoni con cui ha conquistato il cuore del pubblico italiano. Lei che, a proprio agio di fronte alle platee televisive sanremesi come in spazi più intimi, riesce sempre a far vivere a chi la ascolta un’esperienza personale, costruendo un rapporto diretto, fragile e insieme di grande intensità emotiva.

Programma di sala
Biografie

Carlo Lucarelli
Io le odio le favole

Storie che fanno paura ai bambini

Milano Marittima, Arena dello Stadio dei Pini | On demand dal 1 ottobre

Il Trebbo in musica
Carlo Lucarelli
Io le odio le favole
Storie che fanno paura ai bambini

Mattia Dallara live electronics, composizione
Marco Rosetti arrangiamenti, composizione
Federico Squassabia pianoforte, composizione

produzione Ravenna Festival
prima italiana

con il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia

Nelle favole ci sono castelli incantati dove dimorano splendide principesse, cavalli alati, fate turchine e zucche che diventano carrozze. Ma ci sono anche una strega malefica che rinchiude due fratellini in una gabbia, un lupo mannaro che in un sol boccone mangia un’amabile nonnina e una piccola fiammiferaia che muore di stenti, al freddo e al gelo. Le fiabe sanno raccontare mondi meravigliosi ma anche universi terribili, spaventosi, misteriosi. Come in una delle sue appassionanti indagini, Carlo Lucarelli, signore del noir italiano, ci conduce in un viaggio in musica nel cuore oscuro delle favole che diventa un’esplorazione dell’animo umano e di tutte le nostre paure più profonde, da conoscere e da sconfiggere per vivere sempre felici e contenti.

Enrico Rava & Stefano Bollani

Lugo, Pavaglione | On demand dal 1 ottobre

Enrico Rava & Stefano Bollani

Enrico Rava tromba e flicorno
Stefano Bollani pianoforte

La coppia più bella del jazz. La parafrasi di una famosa canzone italiana degli anni Sessanta va a pennello per introdurre una delle coppie artistiche più sorprendenti e, seppur con tempi propri, anche longeve. Dopo anni di assidua frequentazione, Enrico Rava e Stefano Bollani si ritrovano infatti eccezionalmente in duo o insieme ad altri compagni di palco. Nel loro caso non si tratta di semplici reunion ma del forte desiderio di riallacciare un dialogo in realtà mai interrotto del tutto, lasciato solo in sospeso nel tempo. Un dialogo che trae la propria linfa vitale da fonti diverse, dagli standard del jazz ovviamente, ma anche dalla musica brasiliana, dalla canzone italiana e da brani originali, in un gioco continuo di suggestioni e rimandi. L’intesa e la creatività del momento fanno il resto.

Programma di sala

Joe Zawinul’s Music Odyssey

Celebrating The Music Of Joe Zawinul & Weather Report

Teatro Alighieri | On demand dal 1 ottobre

Joe Zawinul’s Music Odyssey
Celebrating The Music Of Joe Zawinul & Weather Report

Zawinul Legacy Band 3.0
Omar Hakim batteria
Gerald Veasley basso elettrico
Rachel Z tastiere
Katisse Buckingham sax
Bobby Thomas Jr. percussioni

in esclusiva per l’Italia

La musica di Joe Zawinul risuona nuovamente a Ravenna Festival dopo il concerto che il musicista di origine austriaca vi tenne nel 2006, un anno prima di morire, attorniato da una big band. Questa volta il contesto è diverso: un gruppo di più piccole dimensioni, ma di sicuro impatto, ripercorre tappe cruciali del percorso artistico, anzi dell’odissea musicale, di cui è stato protagonista il grande tastierista. Ne fanno parte due ex Weather Report, il batterista Omar Hakim e il percussionista Bobby Thomas Jr., e il bassista Gerald Veasley, membro di Zawinul Syndicate dal 1988 al 1995. Con loro ci sono il sassofonista Bob Franceschini, assiduo partner di Mike Stern, e la versatile tastierista Rachel Z. Cinque fuoriclasse nei rispettivi strumenti, che sanno bene come riconsegnare la magia della musica senza confini di Joe Zawinul.

Programma di sala

I Patagarri

Romagna in fiore

Modigliana, Foresta di Montebello Riserva Sperimentale | On demand dal 1 ottobre

Romagna in fiore

I Patagarri
L’ultima ruota del Caravan Tour

Crazy gipsy swing tutto da ballare
Sperimentare senza remore, mettendo le mani anche sulle cose più sacre. Se qualcuno l’ha fatto su paesaggio e natura, creando quell’esuberante “fritto misto botanico” che si staglia maestoso e ribelle a pochi passi dal “Monte della Chioda”, allora sarà ben consentita a un gruppo di giovani scapestrati ma benintenzionati la possibilità di prendere dallo swing tutto ciò che occorre per inoculare brio e ballabilità nella nostra canzone d’autore più d’antan – quella che va da Carosone a Paolo Conte. Che questa musica suoni superata alle orecchie dei giovani d’oggi andate a dirlo ai Patagarri, che dai palchi televisivi dei talent show hanno ridisceso le vie della musica dal vivo, con un successo travolgente certificato dai coetanei, per i quali queste canzoni, che vantano decenni sul groppone, suonano come vere e proprie epifanie.

Scarica il magazine di Romagna in fiore

Bashar Murad

Voci e Musiche dalla Palestina

Teatro Alighieri | On demand dal 1 ottobre

Voci e Musiche dalla Palestina
Bashar Murad

Bashar Murad voce e tastiere
Isam Elias sintetizzatori
Einar Stefánsson percussioni & live electronics

in collaborazione con Festival delle Culture

Nella tragedia lunga quasi ottant’anni del popolo palestinese, la musica – dal patrimonio tradizionale fino all’hip hop e all’elettronica – ha svolto un cruciale ruolo di difesa ma anche di costruzione dell’identità collettiva. Se la drammatica vicenda di esodo, conflitto, occupazione, esilio ha – anziché indebolirlo – rafforzato il senso di appartenenza a una terra e a una storia, d’altro canto nello sconvolgimento della società pre-1948 e nella diffusa condizione diasporica il mondo palestinese ha scoperto la sua capacità di resilienza e ha intrecciato la propria con altre culture. Un’esperienza che dispone la creazione musicale palestinese alla sintonia con i tratti tipici della contemporaneità, come l’ibridazione dei linguaggi, l’ubiquità culturale, la dialettica di tradizione e innovazione e di locale e globale.

Bashar è un artista palestinese, un cantautore e regista che produce musica pop di influenza globale. La sua musica sfida gli stereotipi e mette in luce questioni sociali. Nel suo lavoro affronta anche il tema dell’uguaglianza e della diversità di genere.
Che si esibisca in abito da sposa o canti sulla diversità di genere, Bashar corre sempre dei rischi e stimola il pensiero critico.

Presentazione programma 2025

XXXVI edizione

Teatro Alighieri | 08 marzo 2025 | ore 11:00

ANOHNI and the Johnsons

It's time to feel what's really happening

Palazzo Mauro De André | dal 9 dicembre in streaming

Jimmy Hogarth, Leo Abrahams, Chris Vatalaro, Gael Rakotondrabe,
Sam Dixon, as well as Julia Kent, Max Moston, Doug Wiselman and Mazz Swift from NYC

in esclusiva per l’Italia

Per la prima volta in dieci anni, ANOHNI presenta una serie di concerti con the Johnsons, e, in un’epoca di sconvolgimenti, lancia una sfida: It’s Time to Feel What’s Really Happening(È ora di sentire cosa sta succedendo davvero). Dalla fondazione del gruppo, nel 1998, ha stabilito un percorso unico, con un focus su temi animisti ed eco-femministi: il suo viaggio musicale ha spaziato dall’elettronica sperimentale all’avant-classic, dalla dance al soul. Dopo successi e riconoscimenti, tra cui una nomination all’Oscar come miglior canzone per l’elegia ambientalista Manta Ray, ANOHNI continua a perseguire coraggio, resilienza e compostezza di fronte a un paesaggio contemporaneo senza precedenti: «per me non esiste una tregua celeste; la creazione è un continuum spettrale e femminile e noi rimaniamo una parte inalienabile della natura».