sacred chamber opera for choir, soloists, and small ensemble
Basilica di San Giovanni Evangelista |
On-demand from 1 October
Rut Raccolti di speranza
sacred chamber opera for choir, soloists, and small ensemble
music Marianna Acito text Francesca Masi conductor Mattia Dattolo
Laura Zecchini soprano Daniela Pini mezzo Angelo Testori tenor
Ensemble La Corelli Gruppo Vocale Heinrich Schütz choirmaster Roberto Bonato
commissioned by Ravenna Festival on the occasion of the 2025 Hope Jubilee in coproduction with Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, Pergolesi Spontini Festival di Jesi in collaboration with Teatro Alighieri
Like the four movements of a symphony, the four chapters of the Book of Ruth present us with a series of “miracles” in an exciting and almost romantic crescendo: from misfortune to grace, from death to rebirth, from sadness to joy. With extreme delicacy, they beat to the rhythm of salvation, which is silent concern, care, affection, integration, support and love. Through the story of Naomi and Ruth, two ancient and yet incredibly contemporary women, an interplay of words and music unfolds that goes straight to the heart of the biblical narrative: hope in its most radical sense, encompassing both ordinary actions and the changing fortunes of humanity.
Divine action looms behind the actions of men and women who commit themselves to one another with a great common resource: fragility.
Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti
Teatro Alighieri |
16 December 2023 | at 12:00 AM
Nabucco
musica di Giuseppe Verdi
dramma lirico in quattro parti
libretto di Temistocle Solera
dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu
e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi (Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di Roger Parker
in forma semi-scenica
Nabucco Serban Vasile Ismaele Riccardo Rados Zaccaria Evgeny Stavinsky Abigaille Lidia Fridman Fenena Francesca Di Sauro Il Gran Sacerdote di Belo Adriano Gramigni Abdallo Giacomo Leone Anna Vittoria Magnarello
direttore Riccardo Muti
visual artist Svccy visual programmer Davide Broccoli light designer Eva Bruno
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro del Teatro Municipale di Piacenza maestro del coro Corrado Casati maestro di sala Davide Cavalli
Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.
Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti
Teatro Alighieri |
Nabucco
musica di Giuseppe Verdi
dramma lirico in quattro parti
libretto di Temistocle Solera
dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu
e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi (Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di Roger Parker
in forma semi-scenica
Nabucco Serban Vasile Ismaele Riccardo Rados Zaccaria Evgeny Stavinsky Abigaille Lidia Fridman Fenena Francesca Di Sauro Il Gran Sacerdote di Belo Adriano Gramigni Abdallo Giacomo Leone Anna Vittoria Magnarello
direttore Riccardo Muti
visual artist Svccy visual programmer Davide Broccoli light designer Eva Bruno
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro del Teatro Municipale di Piacenza maestro del coro Corrado Casati maestro di sala Davide Cavalli
Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.
You will be able to access the live stream on the day of the event.
Norma
Trilogia d'Autunno: una trilogia secondo Riccardo Muti
Teatro Alighieri |
16 December 2023 | at 12:00 AM
Norma
music by Vincenzo Bellini
tragedia lirica in due atti di Felice Romani tratto da Norma, ou L’infanticide di Louis-Alexandre Soumet (Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831)
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
revisione critica a cura di H.C. Robbins Landon e G. von Noé
in forma semi-scenica
Pollione Klodjan Kaçani Oroveso Vittorio De Campo Norma Monica Conesa Adalgisa Eugénie Joneau* Clotilde Vittoria Magnarello Flavio Riccardo Rados
direttore Riccardo Muti
visual artist Svccy visual programmer Davide Broccoli light designer Eva Bruno
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro del Teatro Municipale di Piacenza maestro del coro Corrado Casati maestro di sala Davide Cavalli
Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.
Basilica di San Giovanni Evangelista |
From 7 July
Dilexi Story of Galla Placidia in seven scenes
chamber opera for soprano, baritone, choir and ensemble
textFrancesca Masi musicDanilo Comitini
Laura Zecchini soprano Gianandrea Navacchia baritone
Coro & Ensemble 1685 del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna
Agnese Contadini harp
Raffaele Damenaccordion
conductorAntonio Greco
commissioned by Ravenna Festival
Galla Placidia, born in the Ancient World and deceased in the Middle Ages, is evoked through seven episodes, seven thinking hearts, seven different cities: Milan, where she mourns at the funeral of her father Theodosius, celebrated by Bishop Ambrose; then Rome, Barcelona, Ravenna, Constantinople, and back to Ravenna, where she feeds on the words of Bishop Peter Chrysologus, then in Rome again, where she concludes her wandering life at the court of Pope Leo the Great, clutching her young son. The narrative, articulated in seven tableaux separated by silent pauses, begins with the last word uttered by Galla’s father: Dilexi, “I have loved”. The seven scenes are sung by the choir, to which the seven last words of Christ on the cross are entrusted. Symbolically, the concert takes place in the Church of St John the Evangelist, which Galla built in fulfilment of a vow she had made when she was in danger of being shipwrecked on her way back from Constantinople.
Una iniziativa di Ravenna Festival per e nei territori alluvionati
Palazzo della Proviancia Forlì-Cesena |
12 March 2024 | at 12:00 PM
Presentation of the program 2024
XXXIV edition
Teatro Alighieri |
24 February 2024 | at 11:00 AM
Stabant Matres
parabola spirituale per cinque voci soliste, tre attrici, coro misto e ensemble strumentale
Basilica di San Vitale |
from 16 June to 31 December 2023
Stabant Matres
a spiritual parable for five voices, three actresses, mixed choir, and ensemble
music Paolo Marzocchi libretto Guido Barbieri
Maria Valentina Coladonato soprano Tamar Manuela Rasori soprano* Rahab Simona Mastropasqua mezzo* Betsabea Clara La Licata soprano* Rut Benedetta Gaggioli soprano*
Actresses of the Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”
conductor Paolo Marzocchi
Coro Ecce Novum choirmaster Silvia Biasini LaCorelli Ensemble
*female voices of the Master in canto “Musica Vocale e Teatro Musicale del ’900 e contemporaneo” of the Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna
commissioned by Ravenna Festival premiere
The Gospel of Matthew begins with the genealogy of Jesus Christ, in which the names of four women stand out in the line that links him to King David: Tamar, the wife of Judah; Rahab, who married Salmon and was the mother of Boaz; Ruth, the wife of Boaz and the mother of Obed, who became the father of Jesse and the grandfather of King David; and Bathsheba, who married David and became the mother of Solomon. To this list of women who never met the Saviour, another name must be added: Mary.
A new, completely original production combines song, drama and music to evoke these ancient mothers, who were not Jewish and who, with the exception of Bathsheba, came from the lowest classes of society and were sometimes prostitutes. Biblical commentators have no doubts: Christ is the descendant of the chosen people of Israel, but through matrilineal descent he represents all humanity, without distinction of wealth, affiliation or identity.